Situata all’ingresso del Paese, la sua edificazione è attestata sul finire del 1800 come testimonia l’incisione posta sul portale (1981). Probabilmente la chiesa è stata ricostruita o ampliata su una precedente cappella molto più antica, dedicata al santo venerato a Viggianello,patrono del Regno di Napoli e santo della vicina Calabria. La facciata, alta e slanciata, è incorniciata da due lesene che sorreggono il timpano dalla quale sorge un’edicola che fa da campanile. L’accesso avviene tramite un’ampio portone,sorrettodal portale in pietra locale lievemente lavorato. Entrando nella navata unica, balza agli occhi l’abside semicircolare con rosone, sotto il quale erge la nicchia che custodisce la statua settecentesca di S. Francesco di Paola: è una statua lignea di scuola meridionale, napoletana, che ritrae il santo in cammino e in estasi verso il cielo.L’altare maggiore è di marmo policromo,così anche il pulpito del 1891: molto elegante e raffinato, sul poggio è raffigurata la Sacra Scrittura. Quattro i dipinti su tela: tre di Biagio Pansardi di Lauria (XXsec.): S.Emidio martire vescovo, protettore contro i terremoti. Il santo viene rappresentato giovane vescovo di Ascoli, mentre tiene tra le mani, oltre al libro della Sacra Scrittura, il bastone pastorale e la palma del martirio. Sullo sfondo un paese che sta crollando e una chiesa. Il paese potrebbe rappresentare Viggianello in epoca medioevale; l’altro dipinto ritrae il vescovo S.Alfonso alla scrivania, mentre scrive le sue opere di spiritualità e teologia morale, con l’immagine della Madonna, il crocifisso e la mitria di vescovo, piegato e anziano secondo l’iconografia tradizionale. Interessante il dipinto della Madonna del Buon Consiglio, anche questa, probabilmente del Pansardi, che raffigura l’iconografia tradizionale della Madonna con Gesù Bambino tra le braccia. Tra le statue lignee è da rimarcare la bellissima statua di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù. La statua, probabilmente dell’800, rappresenta la Madonna che scaccia la testa dell’antico serpente, mentre tiene tra le sue braccia Gesù Bambino che mostra il suo cuore ai devoti. La statua di S.Rocco, patrono delle malattie contagiose come la peste che insieme a S. Francesco di Paola fu patrono del Regno di Napoli per decreto reale, è invece, una statua pregevole con l’iconografia tradizionale:il bubbone della peste alla gamba e il bastone da pellegrino. S.Rocco era un romeo, veniva dalla Francia (Provenza). Nella cappella di S. Francesco viene custodito uno splendido crocifisso del sec. XVIII recentemente restaurato, di grande impatto visivo secondo l’iconografia alfonsiana. Importante, nel santuario paolano, è l’arredo di candelieri e crocifissi settecenteschi in legno dorato.