La Chiesa madre di Viggianello è intitolata alla patrona del paese Santa Caterina d’Alessandria. Lacostruzione risale al 1632 : molto probabilmente davanti al suo portale arrivava l’antica strada consolare, la via Popilia, attraversando due delle porte della città presidiate dalle cappelle di S.Sebastiano e di S. Lucia. La facciata di stile Romanico presenta un portale in pietra del XVI sec., strutturato come la fronte del lato corto di un tempio greco, costituito da due colonne con capitelli dorici che sorreggono la trabeazionecostituita dall’architrave e dal fregio terminante con il timpano triangolare. L’ingresso che originariamente si apriva sulla sinistra è stato chiuso con la costruzione di un campanile, quasi sicuramente del 1807, che ha cambiato l’aspetto della facciata originaria.L’interno si presenta a croce latina con tre navate dove spicca, sull’arco maggiore allo stemma della chiesa parrocchiale e della santa alessandrina: la ruota dentata , la palma e la testa mozza. Un ‘iconografia “rara”: l’elemento della testa del re decapitata, potrebbe rappresentare il trionfo della sapienza cristiana di Caterina, la “pura”, sull’ignoranza pagana. Proprio il Martirio di Santa Caterina è rappresentato nel grande affresco della volte centrale. Nel presbiterio lo sguardo si porta sull’imponente altare maggiore policromo in stile barocco del ‘700, attribuito alla famosissima scuola dei Palmieri. Dietro di esso, si eregge il corocon scranni in legno intarsiato con motivi ornamentali; la sede dell’arciprete ha un baldacchino decorato, si contano ventotto posti, ciò vuol dire che Viggianello aveva una Ricettizia importante. Sul lato interno della facciata ,il podio dell’organo adornato con motivi ornamentali che ricordano la M di Maria e dei motivi che potrebbero ricordare il monogramma di Cristo. Di grande pregio, l’organo del 1893, voluto e offerto da Mons. De Filpo, insigne benefattore della parrocchia, è sormontato da due angeli musicanti in cartapesta e un fregio dorato centrale. L’opera è della bottega napoletana di Tommaso e Pasquale Alvaro. Opera di enorme pregio il fonte battesimale posta all’ingresso della Chiesa. E’ un pregiato lavoro di alabastro grigia locale con molteplici venature scolpito a fine ‘500, ma potrebbe risultare molto più antico. Il fonte ha una forma esagonale, un significato particolare all’interno dei riti iniziatici del Cristianesimo. Le due navate laterali sono costituiti da una serie di altari votivi culminanti con nicchie dove sono custodite tele di pregio e statue, tra queste spicca la piccola statua lignea del ‘400 della Madonna delle Grazie.