La presenza di fontane e sorgenti d’acqua all’interno delle residenze signorili delle classi più agiate, sin dall’antichità ha rivestito una grande importanza simbolica, tanto che la progettazione e realizzazione di percorsi legati all’impiego dell’acqua da molti secoli costituisce una sorta di peculiarità tipologica che, talvolta, è riuscita a coniugare i singoli interventi decorativo-scultorei ad azioni a scala urbana e territoriale. Nei secoli spesso si è anche recuperato l’arcaico valore simbolico del luogo in cui sgorga una fonte dalla terra, che, in epoca romana, assunse un significato sacro poiché considerata manifestazione visibile del dio Fons o Fontus, figlio di Giano e della ninfa Giuturna. Lo sgorgare dell’acqua, dunque, veniva celebrata con la costruzione di delubrii, che costituivano delle piccole edicole architettoniche che raccoglievano e sottolineavano l’evento prodigioso della sua manifestazione. La presenza naturale di acqua sorgiva o il suo irrompere attraverso l’ingegneria idraulica divenne ovunque segno di piacere intellettuale e nello stesso tempo di ristoro fisico, oltreché una risposta ad esigenze estremamente concrete. L’acqua, infatti, non solo era associata alla fertilità e all’abbondanza della natura, ma venne anche collegata dagli umanisti all’immagine delle Muse, fonte della vita intellettuale e dunque simbolo per eccellenza del nutrimento della mente. Le fontane inoltre, erano utilizzate nell’ambito di un ricco programma allegorico di celebrazione dello status sociale delle classi aristocratiche, grazie alla possibilità di raffigurare in esse statue, busti, altari ed altri elementi o personaggi di particolare rilievo o significato. Ed è proprio da questi presupposti che anche a Viggianello vi siano fontane e sorgenti d’acqua denominate Fontane Gentilizie. All’inizio del XIX secolo infatti le più importanti famiglie aristocratiche del Paese fecero costruire vere e proprie opere d’arte all’interno delle proprie residenze o proprietà terriere. Di particolare fattura risulta la Fontana Gentilizia della famiglia Gioia, situata nel centro storico di Viggianello, in loc. San Francesco; collocata all’interno di una struttura in pietra calcarea con volte a botte, si presenta come un enorme altare formato da tre colonne, dove in quella centrale troviamo una scultura raffigurante un volto umano (molto probabilmente un componente della famiglia), dalla cui bocca fuoriesce appunto la fonte d’acqua. In alto padroneggia lo stemmadel casato e l’epigramma commemorativo. Esternamente possiamo ammirare la facciata che custodiva la fontana e un’ ampio giardino, recentemente recuperato.