Madonna della Grotta


Situata poco sotto il Castello, fu edificata nel XVI secolo. La piccola cappella è liturgicamente intitolata alla “Natività di Maria Vergine”, ma è conosciuta come Santa Maria della Grotta, per la sua conformazione rupestre, una cripta scavata nella roccia con un edificio antistante per accedervi. L’edificio si presenta con una facciata molto semplice, da indurre a considerarla come una piccola abitazione se non fosse per lo spazio artistico del portale.Il portale si presenta in pietra bianca calcarea ed è formato da due colonne che sorreggono l’architrave. Il portone è in legno ed è costituito da sei file di formelle intarsiate; nelle formelle vi è un’alternanza di croci greche e rombi. All’interno troviamo  un antico altare e una nicchia lignea. Sul lato destro si apre un accesso che conduce all’antica grotta rupestre. Molte leggende si narrano sulla Cripta e i suoi  cunicoli. Testimonianze orali narrano della presenza di cunicoli sotterranei che portavano fino alla chiesa madre da un lato e dall’altro al castello. Oggi è possibile accedere alla grotta e vedere al centro di essa la nicchiaa forma di conchiglia scavata nel tufo che conteneva la statua lapidea del ‘400 della Madonna delle Grazie, oggi custodita nella chiesa madre S. Caterina d’Alessandria.