Una leggenda vuole che un giorno una regina barbara scese con la sua chinèa a dissetarsi alle sorgenti del fiume Mercure. Mentre si chinava per bere, l’anello nuziale le cadde dall’anulare nell’acqua. La regina pianse per l’anello perduto, che la legava in voto al suo morto amore. Cercò disperatamente di ritrovarlo, senza però riuscirvi. Un suo fedele servitore, vedendo la regina piangente, le promise che a costo di farsi mordere le mani dalle aspidi acquatiche avrebbe ritrovato l’anello. La regina tornò al castello. Il Fedele servitore continuò a cercare per tutta la notte. La regina piangeva e si disperava per dover tornare sulla tomba del suo amore senza anello al dito. Ma quando la luna rischiarò il fiume, il servitore gridò: “Vidi anello regina!”. Tuffò la mano, colse la gemma e la riportò alla sua padrona. La regina così, con la sua chinèa, corse sulla tomba del suo amato. Da questo mito fluviale sarebbe nato Vidianello. Poi Viggianello. La regina barbara vi venne a morire, e fu sepolta nel letto del fiume, insieme con la sua bianca chinèa.